venerdì 12 febbraio 2010

Sarò scemo?

Ho studiato come un cane ed ho preso il massimo all'esame, ma danno 900.000 euro a Ron Moss per fare due salti a Ballando con le stelle.
Sarò scemo?
Reputo preoccupante il tentativo di bloccare determinate trasmissioni televisive solo perchè invise a qualcuno, ma tre persone su tre con cui ne ho parlato mi hanno detto: "e qual'è il problema?".
Sarò scemo?
Ho sempre saputo che la dottrina comunista marxista-leninista è stata messa in pratica nel secolo scorso in Russia, ma un esaltato mi ha spiattellato in faccia che quello non era comunismo, era capitalismo di stato.
Sarò scemo?
Non ho mai alzato le mani su nessuno, mi hanno insegnato che bisogna sempre parlare, ma in Parlmamento, dove dovrebbero parlare, invece fanno gli incontri di boxe.
Sarò scemo?
Mi accusano di maschilismo perchè ho parlato male del libro sul femminismo che mi hanno dato sa studiare, invece il presidente del consiglio può permettersi di denigrare le donne un giorno si e uno no acclamato dalle folle e attorniato da cheereaders.
Sarò scemo?
Credo ancora nel mio paese, ma credo non esista più il mio paese.
Sarò scemo?

Terence Spencer

venerdì 4 dicembre 2009

Il necessario cambio di visione

È ormai prossimo il No Berlusconi Day del 5 Dicembre organizzato a Roma in piazza della Repubblica. Il carattere peculiare della manifestazione, ribadito più volte su diversi media, è il fatto di essere nata “dal basso” , cioè il fatto di essere stata ideata, organizzata e pubblicizzata da blogger, internauti vari e soprattutto dagli adepti di Facebook (che conta più di un sesto della popolazione iscritta, mica cotica!). Anzi, proprio quest’ultimo l’ha fatta da padrone, contando fin’ora oltre 350 mila adesioni.
Bene. Bravi. Bis?...
Più che bis,plus.
Benchè infatti, l’idea sia stata partorita per la prima volta in questo particolare modo, la “campagna adesioni” mostra una certa ripetitività. Facciamo dei nomi. A parte, ovviamente, le centinaia di migliaia di emeriti sconosciuti che saranno la vera anima dell’evento, hanno confermato la loro presenza: nel politico, Tonino Di Pietro & IDV (si dica ciò che si vuole, ma gli unici che fanno opposizione vera fuori e dentro il parlamento sono loro), Verdi, Sinistre varie ed assortite, partitucoli da scantinato mai sentiti prima in cerca di gloria, mezze tacche del PD e associazioni più o meno note. Ovviamente. Tra i personaggi pubblici: oltre ai soliti più o meno famosi della Tv e della musica, spiccano su tutti Beppe Grillo (e le sue schiere) e Dario Fo con Franca Rame ( sempre da apprezzare l’impegno di questi due giganti del nostro paese). Ovviamente. Anche Walterino Veltroni ha addirittura detto la sua. Ovviamente. Tutto ciò ha un che di già visto, di già sentito, di già provato. Se l’altra ulteriore novità è la protesta non solo contro Berlusconi, ma principlmente (e giustamente) contro il berlusconismo, perché non approfittare dell’occasione per far parlare un altro tipo di antiberlusconismo? Perchè non parlare di sviluppo, ricerca, economia, solidarietà sociale, giustizia, educazione, sicurezza, ambiente…cioè, perché non parlare di ciò che il berlusconismo ha oscurato per anni e che in questa occasione, ora più di altre, potrebbe essere uno spiraglio di luce? Con il suo culto della persona, dell’indivudualità esasperata, della morale al ribasso, della deificazione della nullità ma soprattutto con la “distrazione” dalla realtà, il berlusconismo è riuscito a toccare le corde più negative dell’indole di un intero popolo ed è riuscito a far accettare consapevolmente la diffusione della mediocrità e e la perdita progressiva di tutte quelle qualità positive che ci hanno sempre contraddistinto.
È necessario l’antiberlusconismo? Certo, sì. Ma quale? Tutto. Ma in parti uguali. Sarebbe da ciechi non notare come, il mero sberleffo con tanto di senso di superiorità o il solo odio personale preventivo, non abbia portato da quindici anni a questa parte ad alcun risultato concreto. Quanto ci sarebbe bisogno che su quel palco degli studenti ci parlassero delle loro scuole fatiscenti, che dei ricercatori ci parlassero delle nuove tecnologie per l’ambiente e per migliorare la qualità di vita, che degli anziani ci parlassero di quanto sono soli e ai margini della società, che giovani famiglie si esprimessero sulla loro nulla speranza di sopravvivenza, che professori ci parlassero di chi eravamo, chi siamo, chi saremmo potuti essere e forse, di chi potremmo ancora essere. Insomma proposte, idee, incazzature, storie di vita, tutte quelle cose che danno segni di profumata energia nel fetido torpore in cui ci troviamo. Ma, salvo imprevisti, sarà la solità tiritera di vaffanculi e pernacchie, sfottò e slogan carnevaleschi, con un Andrea Rivera e la sua chitarrina a fare il giullare nostalgico e a scandire decrepiti sberleffi contro il buffo nano, e magari, anche contro la Chiesa, tanto per essere originali; con un’ Ascanio Celestini con la sua dotta e fine satira che fa tanto “intellighenzia” e che gli farà guadagnare applausi e magari qualche altro spettacolino in qualche teatro di second’ordine; con qualche band sconoscita di turno tipo Juggy e i Suspicion (?) o i Baracca Sound (?) a ravvivare gli animi dei più giovani ed ecco lì, bella e finita un’altra spontanea, colorata, gioiosa ma soprattutto inutile manifestazione. Professionisti dell’antiberlusconismo meno utile, contro il berlusconismo. Le due cose si annichiliscono come materia e antimateria e così si arriva al nulla e non a qualcosa di differente o di nuovo. Armi sbagliate contro il nemico giusto. Ancora una volta. Ancora di più.
Allora ovviamente non ci si va. No. Invece no. Ci si va per curiosità e perchè è sacrosanto ed è un diritto protestare se si ritiene che delle cose o delle persone non vadano bene. Si può essere in disaccordo sui modi e sulle scelte, ma è giusto apprezzare lo sforzo, perché altirmenti vorrebbe dire che non ci muoviamo e che siamo già, perlopiù tutti morti, seppelliti dalla puzza del malaffare o schiacciati dall’audience di “Uomini e donne”.

L’idiota.

giovedì 7 maggio 2009

Sinceramente

Sinceramente dico:
che Santoro certe puntate se le può risparmiare,
che non me ne frega un cazzo di Berlusconi e della moglie,
che mi disgusta il servilismo esasperato e cieco di quelli di "destra",
che mi disgusta altrettanto la crociata anti-berlusconi di quelli di "sinista",
che è chiaro indice di ignoranza dire: "il mio motto quando mi candiderò sarà: meno tasse e più soldi per la sicurezza",
che ho paura, e spero di sbagliarmi, ma mi sembra che l'Italia stia rivivendo l'alba di un nuovo totalitarismo!


Sono troppo disgustato per contestualizzare quando ho detto, vi prego di farlo voi.
...Ahi serva Italia di dolore ostello, non donna di provincie ma di bordello...
Julian Carax

mercoledì 8 aprile 2009

Tavola di valori condivisa

"Every morning we wake up and decide that we want to live in a constitutional republic".

Questo è ciò che dice un professore della University of Oregon parlando del sistema di Common Law, ma più in generale della mentalità che c'è in Gran Bretagna.

Chissà se in Italia si direbbe lo stesso... non so. Io personalmente ci vedrei più un: "Tutte le mattine ci svegliamo e decidiamo che vogliamo vivere in una repubblica delle banane dove chi frega il prossimo dimostra di essere il più furbo".
Ma mi auguro di sbagliarmi.
Julìan Carax

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto: Aquila 3:32 - 6 aprile 2009

Esprimo le mie condoglianze alle famiglie delle vittime del terremonto che questa notte ha devastato la zona nelle vicinanza dell'Aquila.
E' stata una tragedia, una cinquantina di morti, case distrutte, ospedali inagibili, feriti e 40 mila sfollati.
E' il momento di dimostrare, non solo la nostra vicinanza e partecipazione come cittadini, ma soprattutto che lo Stato italiano è presente e farà di tutto per risolvere la situazione.
Sono felice di vedere che il Governo si è subito mobilizzato. E' questo il momento per ricorrere ai Decreti Legge. Sono fatti apposta per cercare di arginare i danni di casi straordinari, connotati da necessità e urgenza come questo.
Julìan Carax

venerdì 3 aprile 2009

Il grande gioco...

...cos'è l'economia?...cos'è la finanza?...parole astruse quanto consumate. Bond, transazioni, ricapitalizzazioni...dov'è la realtà?...dov'è il pezzo di pane che io ricapitalizzo?...dov'è la penna di cui ho comprato il 13,7 %?...è fantasia...è immaginazione...è gioco...è virtualità soprattutto. Il brutto è che la virtualità prevale e incide sulla realtà...perchè? Perchè virtualmente si perdono soldi virtuali?...compro nulla e perdo nulla... Perchè si fa la distinzione tra l'"economia reale" e l'"economia finanziaria"? Cos'è quest'ultima, se ci pensiamo, se non un gioco? Un grande gioco in cui se si vince, si vince in pochi, se si perde, si perde tutti (o forse).......LA CRISI!!!.........c'è qualche carestia in giro?....vanno male i raccolti?....non ci sono più materie prime per costruire?...credo di no,no...ci sono i "titoli tossici"...ma fanno male alla salute se si mangiano?...come i funghi velenosi?...no...però hanno molto più potere dei funghi velenosi...possono uccidere delle persone, delle famiglie, dei paesi interi...e pensare che forse (da non esperto) sono solo dei numeri e delle lettere scritte su un computer...la fantasia soppianta e condiziona la realtà...semplicemente perchè la realtà supera sempre la fantasia, e la fantasia è invidiosa della realtà...questa è l'economia finanziaria...pura illusione...un gioco folle...che in realtà non centra nulla con il mondo vero, fatto di pance, occhi, cervelli, mani...ma neanche queste cose, forse, saranno più reali...le ricorderemo guardando qualche loro foto su Facebook...compiacendoci del nostro essere nulla e della nostra piena vuotezza...

Quasar